“Sotto il cielo italico” si sente Kleist, che in Italia fino ad allora non c’era mai stato. “Dresda come Atene per gli artisti”, così titolava Winckelmann nel 1755, e dalla ”Firenze tedesca, con i tesori del mondo dell’arte” di Herder nasce il sinonimo “Firenze dell’Elba”.
Il paesaggio tra la Svizzera Sassone e le dolci colline con i vigneti lungo l’Elba fino a Meissen caratterizza l’ambiente naturale in cui si adagia la città di Dresda.
Dopo i gravi danni causati dal bombardamento alleato sul centro di Dresda il 13 Febbraio 1945, oggi la città si presenta moderna, vivace, allo stesso tempo ricca del fascino e della storia di quella che fu residenza dei Principi Elettori e Re Sassoni.
Lasciatevi conquistare dalla particolare atmosfera all’imbrunire, quando il centro storico si illumina, o quando a bordo del battello storico sfilano davanti a voi ville e castelli, chiesette barocche come pietre preziose incastonate nel verde delle dolci colline che costeggiano il fiume.
Tra monumenti architettonici, musei di richiamo e importanza mondiale, eventi di grande fascino per ogni tipo di pubblico, orchestre prestigiose come la Cappella di Stato Sassone e la Filarmonia di Dresda, la natura che con la città sembra intrecciarsi come la trama di un tessuto, quartieri bohemienne, quartierei “alti” e antichi borghi, vi si schiude una città ricca di storia, cultura, fascino e sfaccettature che coinvolge chiunque.
A dire il vero non bastano poche ore per conoscere Dresda, ma danno comunque un assaggio. Ci vorrebbe almeno un giorno o due, forse anche di più, a seconda di ciò che interessa. Scopritela passo dopo passo – ne rimarrete sorpresi….
Dresda – collezioni e musei
Sono ben 15 le Collezioni di Stato Sassoni di Dresda. Una storia di collezionismo colto che inizia oltre 450 anni fa, nel 1560 con la fondazione della “Kunstkammer” grazie al Principe Elettore Augusto e alla sua consorte, la Principessa Anna di Danimarca.
Dresda ospita alcune tra le più importanti e più famose collezioni in Europa, a meno di un chilometro l’una dall’altra: la Pinacoteca Antichi Maestri e Sculture Antiche nella Sempergalerie, la Collazione delle Porcellane di Augusto il Forte nello stesso complesso dello Zwinger, il Castello Residenziale con le Volte Verdi, il Guardaroba dei Principi Elettori, la Camera Turca, le Stanze da Parata, il Gabinetto Numismatico. Poi ancora il Palazzo Giapponese, l’Archivio dell’Avanguardia, l’Albertinum, sede della Pinacoteca dei Maestri Moderni,
Meno conosciuti, ma non meno interessanti il Jägerhof (Corte dei Cacciatori) e la nuova sede del Museo delle Marionette e Pupazzi nella vecchia centrale elettrica. E ancora le sedi distaccate delle Collezioni Etnografiche ed Etnologiche a Lipsia e Herrenhut. Proprio Herrenhut, dove nacque l’omonima confraternita laica, nel 2024 è stata nominata Patrimonio dell’Umanità Unesco.


