Sassonia Turistica on tour – 500 anni Guerre dei Contadini

Un viaggio storico-culturale che invita alla scoperta di Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia.

(1a parte – Sassonia)

Ben 500 anni sono trascorsi dalla tragica conclusione delle Guerre dei Contadini . Mühlhausen in Turingia ricorda questo anniversario con una mostra dal titolo “Freyheit” dedicata al “prima-durante-dopo” queste insurrezioni, iniziate qualche anno prima nella Germania sud-occidentale, con focolari di “guerra rustica” perfino nella Val di Non, a Bressanone, oltre che in Austria, Francia, Svizzera, culminando nel 1525 nella battaglia di Frankenhausen e la condanna a morte del predicatore protestante e rivoluzionario Thomas Müntzer.

Chemitz, Dresda, Lipsia, Wittenberg, Magdeburgo, Weimar, Erfurt, Mühlhausen

ChemnitzCapitale Europea della Cultura 2025 – conosciuta alle generazioni del dopoguerra sotto il nome Karl-Marx-Stadt, sorprende con il suo slogan “C the unseen” per la sua vivacità e lo spirito intraprendente, con i suoi tesori nascosti, tra boschi preistorici pietrificati, quartieri di epoca gugliemina tra i più belli in Germania, l’arte nello spazio urbano dove meno te lo aspetti, la ricchezza di una società industriale della prima ora in quella che fu definita “la Manchester tedesca”, dove si producevano tessuti di qualità, ma anche locomotive e macchine, città dal passato antico lungo il percorso della Via Regia, storica via commerciale medievale.

Dresda – Residenza e capoluogo della Sassoniadetta anche “la Firenze dell’Elba” per la sua straordinaria concentrazione di importanti Collezioni d’arte di fama mondiale. Anche se non direttamente sulla Via Regia, Dresda fin dalle origini ha assunto un ruolo speciale: cresciuta su ambo le sponde nella vallata del fiume Elba, dalla fine del XV secolo comincia a trasformarsi in residenza, centro politico e culturale del Ducato di Sassonia, poi Principato Elettorale e infine Regno di Sassonia. Il pesante bombardamento del 13 febbraio 1945 colpisce soprattutto il centro storico, ma Dresda rinasce come un’ “araba fenice”, tanto da essere oggi una delle città più belle e più visitate in Germania.

Lipsia – Atene sulla Pleisse, antica città fiera sull’incrocio di Via Regia e Via Imperiale. Da sempre caratterizzata da uno spirito libertino, internazionale, luogo di scambio, di cultura, dall’anima borghese, sede di una delle antiche università d’Europa fondata nel 1409 nel cuore della città dove ancora oggi ha sede, dalla fine del XV secolo città fiera, prima fiera campionaria del mondo . Qui sono nate numerose case editrici e di editoria musicale, qui grandi nomi della musica hanno lasciato la loro impronta, a Lipsia ha preso inizio il 9 ottobre 1989 alle 18:35 la marcia pacifica che condusse infine alla caduta del muro di Berlino.

Scopri Chemnitz: 5 + 1 Cose da Non Perdere

5 + 1 attrazioni da non perdere passeggiando nel centro di Chemnitz

Chemnitz, capitale europea della cultura 2025 tra storia e rinnovamento: sculture monumentali, segnali luminosi colorati e interventi artistici caratterizzano il paesaggio urbano e invitano a scoprire le opere d’arte durante una passeggiata. A piedi è possibile esplorare le diverse opere e scoprire come Karl Marx e l’arte urbana, le reliquie socialiste e le reinterpretazioni giocose si incontrano. L’arte diventa specchio dei dibattiti sociali, segno di cambiamento e identità. Un tour della città tra cultura della memoria e visione del futuro: un invito a scoprire Chemnitz.

1. Simbolo di Chemnitz: il monumento Karl Marx (1971)

Il 9 ottobre 1971 fu inaugurato a Karl-Marx-Stadt (oggi Chemnitz) un monumento che era al tempo stesso simbolo e dichiarazione: alto sette metri, pesante 40 tonnellate, progettato dallo scultore sovietico Lev Kerbel, fuso a Leningrado e montato nella DDR. Dopo la caduta del muro se ne discusse la demolizione. Fu solo grazie all’interesse internazionale che si salvò.

Oggi è il simbolo di Chemnitz, un’attrazione turistica e un argomento di vendita: Karl Marx è il best seller della cultura della memoria.

2. Arte e rinfresco: la nuova fontana del mercato (2022)

La nuova fontana del mercato di Chemnitz, realizzata da Daniel Widrig, è più di un semplice gioco d’acqua: è una riflessione artistica sulla città, la comunità e l’identità. Quattro elementi circolari, astratti e figurativi allo stesso tempo, ricordano gruppi di persone o parti di macchine.
I loro riflessi nell’acqua sfidano la percezione. La fontana diventa così un’installazione che simboleggia l’apertura, la diversità e il dialogo, un segno di una Chemnitz moderna e riflessiva.

3. Visita dal Polo Sud: “Colonia di pinguini” (2004)

Vi sareste mai aspettati di incontrare 14 simpatici pinguini imperatori nel centro di Chemnitz? Dal 2004 vivono a Chemnitz, un saluto scultoreo dell’artista Peter Kallfels. I pinguini sembrano essersi orientati lungo un immaginario meridiano che conduce direttamente alla loro terra natale.

Il meridiano orientale 12°55’11” infatti passa esattamente lungo la Innere Klosterstrasse (via del monastero interna) collegando Chemnitz con l’Antartide dopo oltre 15mila chilometri, proprio laddove incontra una delle più grandi colonie di pinguini imperiali.
Il pavimento intorno ai pinguini è stato successivamente ridipinto e improvvisamente si rivela una sorprendente somiglianza: il profilo dell’Antartide corrisponde a quello della città di Chemnitz. Un gioco tra geografia e arte che solleva interrogativi sul simbolismo e l’origine di questi insoliti visitatori e crea un momento di sorpresa e un sorriso tra i passanti di ogni età.

4. Una scalinata a colori stile LEGO (2024)

“Dare più colore alla città”, questa era l’idea dell’iniziativa “Buntmacher:innen” (iniziativa dei coloratori), quando hanno colorato la più grande scalinata del centro di Chemnitz nel corso della preparazione dell’anno dedicato alla Capitale Europe della Cultura 2025. La scalinata, soprannominata “scalinata LEGO” a pochi passi dal cuore storico di Chemnitz, un poco nascosta tra due edifici all’inizio della Dresdner Strasse, risplende in varie tonalità di colore e vuole rappresentare la molteciplità dei cittadini di Chemnitz provenienti da tutte le parti del mondo.

5. Un coniglio dorato in mezzo alla strada (2018)

Improvvisamente e inaspettatamente ti imbatti in un conglio dorato in mezzo alla strada!
La scultura è stata realizzata nel 2018 nell’ambito del progetto “Goldener Hase” (Coniglio dorato) e realizzato dall’artista Ottmar Hörl. Ricorda il famoso artista e grafico di Chemnitz Karl Schmidt-Rottluff, considerato il cofondatore del gruppo artistico “Brücke” e nato proprio a Chemnitz.
Il coniglio è un simbolo che Schmidt-Rottluff ha spesso utilizzato nelle sue opere. Il colore dorato rappresenta stima e attenzione. La scultura vuole sottolineare l’importanza dell’arte e della cultura nello spazio pubblico e fa parte di una serie di iniziative artistiche con cui Chemnitz rafforza la propria identità culturale.

+ 1. tanti lampioni colorati per dare più colore alla città (2023)

Nel vicolo che conduce dal viale di circonvallazione alla piazza del mercato con i suoi due municipi sono stati appesi 35 paralumi colorati di diverse dimensioni. L’ingresso colorato al mercato è anche un ottimo soggetto fotografico nelle ore serali.
Un’altra iniziativa per riqualificare il centro città e renderlo più attraente per visitatori e cittadini.